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Categoria: Articoli sul Quadraro
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Uno dei parchi più belli ed estesi, orgoglio dei cittadini del X municipio

di Angelo Tantaro - 18/11/2008

 

Stiamo parlando dello spazio verde che unisce i quartieri Cinecittà, Appio Claudio, Quadraro che, per via delle sue ricchezze storiche e archeologiche, è uno dei parchi più belli ed estesi, orgoglio di noi cittadini del X municipio.

Anche ora che, con un po’ di rammarico, nel parco c’è un albero in cui è stato allestito un piccolo monumento funebre in ricordo dei due barboni polacchi uccisi in una notte dello scorso luglio.

Il popolo del municipio pensa che sarebbe stato meglio che non ci fosse stato nessun altarino, perché l’approccio al parco è di pace e familiarità.

Invece, con dolore, si ricorda che è un territorio pericoloso. Incontrollato. E un tantino sporco. In contrasto con la sacralità del luogo, verde, puro, antico, quasi elevato, dove la gente ci va a correre, a passeggiare, a giocare e i giovani si mescolano sull’erba che macchia i jeans.

Il sabato e la domenica il parco si popola di famiglie che vagano per i percorsi non lastricati parlando delle loro cose. Altrimenti il parco è terra di nessuno. Immaginate quando scende la notte, immaginate gli angoli meno frequentati, immaginate la disperazione dei senza fissa dimora.

Pensate al timore di una coppietta, in tanta bellezza, che non possa guardarsi negli occhi e sussurrarsi il loro amore, perché ha paura.

Il parco fa spavento per il degrado, per l’insicurezza, per il desiderio di privacy non protetta, per indifferenza dei nostri amministratori. Tutti ricordano che una giovane donna, tempo fa è stata quasi violentata.

Forse la manutenzione estremamente carente, la pulizia episodica, i monumenti in stato di abbandono, il laghetto come retaggio preistorico privo di acqua e del tutto abbandonato, sono il frutto del decadimento dello spirito e di conseguenza delle cose.

Un maggiore impegno da parte degli amministratori e una migliore attenzione da parte delle forze dell’ordine sarebbe di giovamento. Ma ad ora solo vaghi impegni di chi ci cura, senza nessun provvedimento serio e continuativo.

Ricordiamo ad esempio che è presente una sorveglianza da parte dell'Ente Parco, poi abbiamo saputo che devono uscire in coppia e se uno è assente salta il giro e comunque per un solo turno giornaliero di alcune ore; poi sembrava che se ne dovessero occupare i carabinieri in congedo; poi le guardie forestali dello stato in pattugliamenti con mountain bike.

Il consigliere dell’opposizione nel X Municipio Umberto Matronola, Vice Presidente della Commissione Sicurezza, promette battaglia per un'idonea illuminazione almeno nella parte che costeggia tutta via Lemonia per dare sicurezza ai residenti della zona e rivendica il diritto di tutti i cittadini a riappropriarsi di “nostro fratello Parco” in qualsiasi giorno della settimana, senza rinvii e insiste che bisogna garantire una sorveglianza di 24 ore per il ripristino della sicurezza e la legalità a beneficio di tutti senza distinzione di sesso, età e razza.

Matronola, inoltre, fa riferimento a quanto già avviene nella città di Roma, in base alle misure adottate a livello nazionale per garantire la sicurezza. Ricorda che nel Municipio è presente un sostenuto presidio di interforze (marina, aeronautica, esercito e carabinieri). Aggiungiamo noi: in attesa del nemico e isolati dal popolo, nella custodia dell’edificio militare di via dell’Aeroporto. Il consigliere sostiene con passione che queste risorse siano usate, da subito, per proteggere nostro fratello “Parco degli Acquedotti”. Discutiamone.